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e un commercio di macchine acconce a tale scopo. Per estensione, dicesi anche di cose scritte.
Istería: per isterismo è voce che taluno usa per ignoranza della parola nostra e ricordo della fr. hystérie o dell’ingl. hysteria o del ted. hystérie. y . Isterismo.
Isterismo: dal gr. voréga = utero, matrice, cioè letteralmente, ultimo organo. Con questo nome è chiamato un complesso di sintomi determinati da un’alterazione di funzione del sistema nervoso, senza che vi corrispondano manifeste lesioni. Tali sintomi riguardano tanto gli organi di senso che di moto e di psiche (anima) e possono consistere tanto in un eccesso come in un difetto di funzione. Con riguardo alla sensibilitá generale e ai sensi specifici si può avere ipei’estesia (aumento di sensibilitá) e anestesia (perdita di sensibilitá): riguardo agli organi di movimento, si possono avere paresi, contrazioni, convulsioni. Per quanto si riferisce alla psiche, si ha instabilitá di carattere, suggestionabilitá, simulazione, ma sopra tutto mancanza di volontá. Il Charcot, famoso medico francese delle malattie nervose (1825, 19) ha chiamato grande e piccolo isterismo — secondo l’intensitá dei fenomeni nervosi — un certo complesso di sintomi (sindrome) isterici, specie convulsivi, che si presentano transitoriamente, ad intervalli di tempo non sempre regolari. L’isterismo è piú frequente nelle donne che nell’uomo. I medici possono negli individui isterici rintracciare costanti stigmate che sfuggono ai profani. Col nome di isterismo si sogliono chiamare volgarmente quelle disuguaglianze di umore, quelle anomalie, quei pervertimenti talvolta che sono frequenti nelle donne e sembrano inerenti alla loro conformazione fisiologica. Neil’intuito del popolo l’isterismo è infatti mal di donna, mal di madre.
Istero - epi iessia: nome comunemente dato dalla scienza medica a quei casi di isterismo convulsivo che Charcot definí grande isterismo [grande hystérie) ; e trae detto nome origine dalla difficoltá di distinguere se l’origine dello convulsioni sia dovuta all’isterismo ovvero all’epilessia.
Isteron-pròteron: gr. Dmegov TrgóteQov cioè prima quel che è dopo: figura retorica ohe consiste nel mettere prima il concetto che nell’ordine logico, obbiettivo, cronologico viene dopo. È altresí termine filosofico.
Istologia: (gr. lorós — tessuto e Xóyog = discorso) parte dell’anatomia (anatomia microscopica) che studia i tessuti onde sono informati gli esseri viventi. Der., istòlogo.
Istruzione publica: ne gettò le basi fondamentali in Italia la legge del 1859, detta legge Gasati dal nome del ministro. Legge piemontese applicata a tutta la Penisola ! La istruzione publica in Italia si divide in tre rami, al primo de’ quali appartiene l’istruzione superiore od universitaria; al secondo l’istruzione secondaria classica, tecnica e normale o piú italiang,mente, magistrale ; al terzo la primaria, piú italianamente elementare.
Italianissimo: superlativo, oggi fuor d’uso, e che valse ad indicare i fautori dell’italianitá negli anni del Eisorgimento politico nostro, quando la causa del diritto italico aveva consenso di affetto e di aspirazione anche fuori della Penisola. Anche il vestire esteriore rendeva segno di questi nobili affetti. Quale cangiamento oggi in cosí breve tempo ! «Oggi noi siamo troppo francesi, troppo inglesi, troppo tedeschi, troppo americani: siamo dottrinari, positivisti, evoluzionisti, eclettici, siamo individualisti, socialisti, autoritari, tutto fuor che italiani». Cosi il Carducci giá dall’ ’81 Per Alberto Mario; e dal ’81 ad oggi, via, abbiamo progredito, non c’è che dire ! Ad ogni modo V. la Prefazione ove su questa materia è alcuna chiosa serena.
Italianitá: astratto di italiano, voce neologica usata per indicare il sentimento nobilissimo della coscienza nazionale, ciò che è conforme all’indole italica: cosí dicesi come si dice grecitá, latinitá^ etc. Es. l’italianitá di Trieste.
Ite: suffisso che nel linguaggio medico designa le malattie di carattere infiammatorio. Es. hroíichite., polmonite^ tonsillite.
Ite ad vendentes: andate dai venditori. {Evangelo di S. Matteo XXV. 9).
Item: avverbio latino (da i-s e il suffisso tem) ugualmente, medesimamente., od era in uso nelle enumerazioni e negli olonchi.