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dire i tipografi, legatori, etc. Locuzioni probabilmente effimere.

Lavoratori del libro: gli operai tipourafi, legatori, etc. i quali operano insieme alla formazione del libro. Perifrasi eufemistica recente. V. Lavoratori della terra. E l’autore del libro perchè opera con l’ingegno è escluso dai lavoratori?

Lawn-Tennis: anche questo signorile giuoco di nome inglese, è di origine italiana (V. Foot-ball). Il Lawn- Tennis è lo antichissimo giuoco della Palla-corda, del quale fu scritto un trattato sino dal 1555. V. Scaino, Trattato del giuoco della palla ^ in Venezia.. Ma chi fra i nobili signori italiani adopera la parola palla-corda? Voce semi-spenta ! Per le regole che reggono questo giuoco la cui mondanitá gareggia e forse vince Futilitá fisica, Y. Baddeley. Il Lawn-tennis etc. Hoepli, Milano. Si giucca usando parole inglesi. Le modificazioni introdotte in Inghilterra in detto giuoco, l’influsso grande deUa moda britannica, il carattere internazionale delle classi ricche, etc. ed altre cause che si possono aggiungere non sono sufficienti a spiegare questo abuso e questo compiacimento di termini forastieri — anche dove non sono richiesti dalla necessitá — che si nota in Italia. Converrebbe cercare piú sottili ragioni che qui non hanno loro luogo. Il lawn-tennis è una varietá di tennis^ come dice la parola lawn = pianura, prato (etimologicamente lawn = landa). Tennis poi sarebbe una corruzione del verbo latino tenere; quasi tenete o tieni ^ detto dal giuocatore nell’atto di lanciare la palla. Ma non ò etimologia sicura.

Lazagnes: noto questa parola per bizzarria: però non è di mia invenzione. Nella lista di un grande ristorante le nostre lasagne erano state travestite in laxagnes^ voce incomprensibile in ogni lingua, ma che dimostrava nell’estensore della lista la volontá deliberata di volere con vesto francese nobilitare la plebea voce italiana. Ciò fa il paio con quest’altra: In una gran vetrina c’era la fotografia di una villa da vendere. Tropjjo giusto ohe la scritta fosso in francese, e il commesso scrisse, Ville á vendre. Ma l’infelice nel nobile zelo di far francese la parola nostra, aveva scordato che villa è parola pur usata in Francia e che ville vuol dire cittá. Onde gli convenne, mal suo grado, scrivere ancora in italiano. Sciocchezze indegne di un lessico ! dirá alcuno, iti vero. Ma queste sciocchezze sono in cosí grande numero, questa ignoranza e questo idioma bastardo sono cosí trionfali nella nostra italica indifferenza, che hanno valore di sintomo non trascurabile.

Lazzarone: o láz’x^aro., uomo dell’infima plebe napoletana. Parola e cosa del tempo del vicereame di Spagna: «voce tolta dalla lingua dei superbi dominatori, i quali prodotta la nostra povertá e schernita, ne eternarono la memoria per il nome» P. Colletta. Storia del Reame di Napoli^ voi. I. Il quale nobilissimo storico nostro tratta diffusamente dei lazzari e loro opere al tempo della republica Partenopea. Dicesi lazzarone anche fuori di Napoli di persona oziosa e di abbietto animo. In milanese, laz7Mròn: = scampafatiche, con buona dose di malizia.

Leader: dal verbo inglese to lead -zrz guidare, dunque capo^ guida^ duce. Nel linguaggio politico la parola leader occorre per indicare quel personaggio il quale per forza di idee, carattere, energia di azione, riesce a guidare un partito e ne è l’oratore ed assertore piú valido. Vocabolo del linguaggio politico inglese, trasportato nel nostro senza assoluta necessitá: usasi altresí in francese.

Lebbra: (ÀéjTQa = scaglia) sinonimo, elefantiasi dei Oreci. Malattia dovuta ad uno speciale bacillo detto .di Hansen. E caratterizzata da bernoccoli e noduli sotto cutanei, come da eruzione e turbamenti nervosi. Malattia contagiosa a corso lento e letale, notissima dalla piú remota antichitá.

Leccapiedi: si dico volgarmente di vile e interessato adulatore. In fr. Icche cui -~ vii flatteur.

Le colonne d’Ercole: dicosi por significare u!i limito morale non sorpassabilo, e per Io piú si dice ironicamente giacché oggi non è ammesso piú confino al pensiero. AllusioM(> all(> coloiiiK» cln» Ercole

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