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termi liuto dall’uso dolln pietra o selce por le opero dell’industria e della guerra. Neolòtico è il periodo piú vicino a noi, cioè delle pietre, foggiate ad istrumenti, levigate: archeolitico o paleolitico, delle pietre appena scheggiato.
Neoplasma: term. medico, dal gr. véog ~ nuovo e ttácloocò =^ formo. Usasi questa voce per designare la produzione di tessuti morbosi, e in particolare dei tumori.
Neoplastico: V. Neoplasma.
Neo-platonlcismo: il risorgere e trasformarsi della filosofia di Platone in Alessandria, come principale centro, per l’influsso del pensiero orientale e cristiano.
Nepotismo: propr., come termine storico, indica la politica di alcuni Papi (specialmente nei secoli XV e XVI) di giovare e fare uno stato ai nepoti, sottoponendo gli interessi della Chiesa a quelli familiari. Cosí, ad es., ebbero stato i Farnesi ed i Medici. Nepotisti dicesi dei Papi che seguirono tale politica. L’arguto nostro popolo creò la sentenza che i figli dei preti si chiamavano nepoti. V. Zi’ prevete.
Nepotista: V. Nepotismo.
Neque semper aroum j tendit Apollo: non sempre Apollo tende il suo arco, cioè Apollo non sempre ferisce. Orazio, Odi., II, 10, 19-20. (Cfr. Iliade, I, 59), ma il motto è usato anche nel senso che conviene riposare e darsi svago per meglio ritemprarsi al lavoro. Esopo, sorpreso a giocare con dei ragazzi, rispose con lo stupendo apologo dell’arco, cui conviene rallentare se si vuole che abbia forza quando è teso. Il motto ricorre anche in piú largo senso: cioè non sempre si può e in tutte le parti dimostrare lo stesso valore (riferendosi a cose d’arte).
Ne quid nimis: sentenza delfica: non alcunché di troppo., cioè in tutto ci vuole moderazione. V. Fumagalli Chi l’ha detto?
Nera: come attributo di aristocrazia., indica quella aristocrazia clericale, specialmente in Roma e negli antichi Stati della Chiesa, la quale è tuttora rimasta fedele al pajía come sovrano politico, e considera il nuovo governo come usurpatore di legittima autoritá: aristocrazia bianca^ quella che partecipando, riconosce il nuovo governo.
! Nesoit vox missa reverti: (Orazio, Arte poetica^ ’ò^i)) parola detta non saritornare. Voce dal seu fuggita poi richiamar non vaio.
Mi’.TASTASio, Ipermestra, II, 1.
Ne sutor supra o ultra crepidam (ludi caret): che il calzolaio non giudicasse oltre alle scarjje: è il motto di Apelle al ciabattino, al quale avendo oppoi-tunamente notato una menda de’ sandali in una pittura d’Apelle, presumeva poi di giudicare coso di cui non poteva avere intendimento. Questo motto ha valore di intercalare. Si legge in Plinio XXXV, 36, 22, e in Valerio Massimo, Vili, 123. Cfr. il motto milanese: offellèe fa el to mestèe.
Net: parola inglese che significa rete, usata anche da noi nel giuoco della Palla corda (Lawn-Tennis) quando la palla passa nel campo avversario, ma lambendo l’orlo della rete. (V. Lawn-Tennis).
Nettarsi la bocca: dover restar senza^ e indica delusione: modo familiare, spesso usato per ischerno.
Neurastenía o nevrastenia: vsogov = nervo, a privativo, cioè = senza e cdévog = forza: nome nuovo di malattia non nuova ma in questi nostri tempi specialmente diffusa e studiata. | Neur astenia.^ come dice la etimologia, significa in generale debolezza nervosa., e piú specificatamente si intende nel senso di un forte grado e forma speciale di tale debolezza, con sintomi tipici di carattere patologico. La parola «neurastenia» ci provenne dall’estero da poco tempo: come vocabolo occorse la prima volta nel Medicai Bictionary del Duuglison, nel 1833. Caratteri fondamentali di questa specie di neurosi sono: la cefalalgia, la dispepsia gastro-intestinale, l’insonnia, la sensazione di stanchezza, la incapacitá di fissare l’attenzione. A questi sintomi si aggiungono altri turbamenti ed incomodi soggettivi che costituiscono differenti aspetti di questa malattia, la quale da forme lievi o passeggero può assurgerò a formo gravissimo. Il rapporto tra la neurastenia e le condizioni della vita odiorna, specialmente nello grandi cittá, è cosí manifesto che non occorro spendervi molto parole. La differenza tra questa vita quella di un sessanta o cinquanta anni