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mappatori pompieri, dai ferri e dalle

trombe {pompes^ fr.) che adoperarono a tal uopo». Cosí ne vennero pur le voci nuove pompa e pompare (fr. pompe e pomper) invece di tromba e trombare.

Pompierata: faeexia volgare o bisticcio:, dal pseudonimo il Pompiere di uno dei collaboratori del Fanfulla antico (quando si stampava a Firenze). Voce effímera del gergo dei giornali.

Pompieristico: da pompiere. Es. gara pompieristica. Voce abusiva ed effímera: documento però, con altre consimili, della deplorevole libertá con cui si trattano da noi le parole.

Pompon: nappa, nappina; cosí di fatti si chiama nell’esercito quella pallottola di lana sul sommo del caschetto. Ma, come ornamento muliebre, prevale la voce francese pompon.

Poncho: pronunciasi pondo, ed è voce dell’America meridionale che signifíca una foggia speciale di mantello tutto di un pezzo con un’apertura nel mezzo per la testa. G. Garibaldi trasse d’America in Italia tale costume di vestito, e sol per ciò die valore alla parola, e i diz. la registrano,

Poncio: V. Poncho.

Poney: nome inglese [pronuncia poni] di una razza di cavalli a lungo pelo, assai docili e di piccolo corpo, atti ad esser guidati da giovanetti e da donne. Sono originari di Scozia e d’Irlanda,

Ponte dell’asino: si dice di difficoltá grande che si incontra ad un certo punto, ma per gli inesperti soltanto ed i principianti. Questo ponte dell’asino sarebbe il noto teorema di Pitagora, primo passo difficile nello studio della geometria e che può porgere criterio su la capacitá dello scolaro a proseguire in questa disciplina. Secondo altri pons asinorom è nome dato nel medio evo ad un diagramma illustrativo dei termini di un sillogismo. In fr. poni aux (Ines ha lo stesso senso ohe in italiano e dal Gonin ò fatto derivare da un’antica farsa (Littré). In tedesco Eselsbrucken indica la traduzione lettei-alo de’ classici por facilitá degli scolari (Inertiae adiumenturn). V. Bigino.

Ponte: noi ling. mar., indica ciascuno di quei piani orizzontali in cui è divisolo scafo.

Pontificare: familiarmente si dice di quelle persone, dette intellettuali, che assumono abitualmente contegno e parole di somma e dogmatica autoritá e dignitá, a modo di Pontefici, Vale anche dominare nelle idee, nei consigli. (N. B. Il valore intrinseco non è necessaria condizione per pontificare, anzi!) Pontificare anzi è in tale senso tolta dal gergo francese, pontifier rz: se donner des aires importants^ poser pour essayer d’en imposer.

Pontile: chiamano in alcune regioni nostre quel ponte di asse che si getta dalla calata al bordo delle navi o piroscafi che approdano. Serve per l’imbarco e lo sbarco. E voce buona, ommessa in molti lessici.

Pontone: barca di fondo piatto con la quale si gettano i ponti militari fr. ponton.

Pontoniere: per soldato addetto alla costruzione dei ponti, è dal fr, pontonnier.

Pope: scrittura fr, di parola russa, pop: vale curalo, prete, e si dice familiarmente, cioè parlandone in terza persona.

Popola: nel dialetto milanese vale ragazza, fanciulla; come popò vale bambino: cfr. il romanesco pupo (putelo, putela, in veneziano) dal lat. piqíus, picpulus.

Popolari (i): i fautori o ascritti ai cosí dettípartitipopolari. Cfr. questalocuzione.

Popolarizzare: neologismo frequentissimo e registrato, tolto dal francese populariser. La regina Margherita di Savoia nella pietosa sua preghiera per l’ucciso Re scrive al vescovo Bonomelli di rolgarizxare e non popolarixxare detta preghiera.

Poppiere: marinai-o di poppa, e dioesi in particolare del rematore che voga ai banco di poppa. Poppiero: attenente alla parte della poppa, cosí: Faccia poppiera della vela o dell’albero, Sistema velico poppiero, etc.

Populus Romanus..., moritur et ridet: il popolo romano. ... muore e ride. Salviano. De Oub. Dei, lib. VU, o aggiunge: et ideo in omnibus fere partibus mundi risus nostros laeltrgniae consequuntur: ao venit eiiant in prae senti super nos illud Domini dicium: rae robis qui ridetis.^ quoniam flebitis.

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