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Era anche ne’ templi por le acque lustrali. Cfr. la voce del dialetto veneziano vera vera dei poxxi.

Putifarre: la moglie di Putifarre, ministro del Faraone, tentò di sedurre il giovane Giuseppe (V, Casto Giuseppe)^ il quale resistendo alle avide brame, ne ebbe strappato il mantello, che dalla rea femmina fu mostrato come documento di accusa contro il troppo virtuoso giovane. Questo noto e tipico racconto biblico diede vita alla locuzione la moglie di Putifarre con riferimento a casi consimili e con senso caustico, che è tanto facile intendere come inutile spiegare. La psicologia e la fisiologia muliebre vi sono assai bene adombrate. Nel gergo francese trovo putipharder = violer^ prendre de force.

Putrella: V. Poutrelle.

Putrido {c’è del putrido in Danimarca): nota locuzione per significare corruxione^ marcio, guasto organico. (Amleto I, 4).

Putrescat ut resurgat: iínputridisca per risorgere: legge della materia che si rinnova, trasportata al senso morale. Sentenza probabilmente dedotta da S. Paolo. {Ai Corinti, Gap. XV, 53): Oportet enim corruptibile hoc induere incorruptioneín (in q^el corpo stesso risorgeremo che adesso portiamo).

Puttaniere: voce antica e classica, viva e popolare oggidí, qui notata perchè in molti lessici comuni è ommessa, o per oblio per ragione di inutile decoro. È sinonimo alquanto spregiativo e plebeo di donnaiuolo. «Acciò che io taccia, per meno vergogna di voi, i ghiottoni, i tavernieri, i puttanieri» Boccaccio, Lettera messer Pino de’ Bossi. Udii come eufemismo, sottaniere.

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