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Abb — 2 — Abe

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Dizionario moderno.djvu{{padleft:44|3|0]] lano chiamano Abbaíni quelle stanze miserabili che ]\cllo spazio dei grandi casamenti si adattano tra i due spioventi e il primo piano della casa: soffitta.

Abbiatico: voce usata in Lombardia per dire i nepoti, cioè i figli dei figli, e non dei fratelli.

Abbinare: mettere insieme due cose (dal numerale distributivo lat. bini-ae-a = a due a due). Voce dell’uso ma generalmente non registrata.

Abbordaggio: terni, mar., l’accostarsi a bordo a bordo di due navi per combattersi. Arrembaggio invece è dar l’assalto alle rombate per combattere a corpo a corpo. Collisione è l’urto casuale, piú o meno violento, ed ha significato pari ad investimento., se non che questo può essere volontario, o per offendere una nave nemica per salvare da male maggiore il naviglio spingendolo nelle secche o nella spiaggia. Il Petrocchi spiega alquanto liberamente: abbordaggio = l’urto di due navi. Arrembaggio = dar l’assalto a un bastimento dopo averlo abbandonato.

Abbordare: è la versione del francese aborder. V. bordo. I dizionari registrano questa parola nel senso marinaresco: nel senso di avvicinare qualcuno, prendere di sorpresa^ affrontare, fermare è entrata nella lingua soltanto negli ultimi anni, del secolo XVII. Ora è d’uso comune «ma specialmente nel senso di fermare uno con una certa risolutezza a fine di parlare con lui» (Carducci, Antologia). I puristi la riprendono come «metafora sproporzionatissima che presenta la vera impronta del gallicismo» (Rigutinij. Questo verbo è pur usato nella locuzione aò6ordare mi argomento. E seguendo la stessa metafora, dicesi anche persona di facile abbordo per persona di facile accesso.

Abbordo: V. Abbordare.

Abbottonato: per estensione facile e lepida del vocabolo cosí si dice familiarmente di persona chiusa, riservata., ed è modo neologico contrario di sbottonarsi = aprirsi, palesarsi.

A bien revoir: oppure á nous revoir si dice talora in Italia per assumere piú fine garbatezza ovvero per celia; ma avvertasi che sono storpiature del modo fran cese á revoir, o meglio, au revoir, au plaisir de vous revoir. Sará spiacevole e incomodo per noi, ma è il fatto che i Francesi ci tengono moltissimo alla proprietá della loro lingua.

Ab ímis fundamentis: e compiutamente instauratio facienda ab imis fundamentis, Leggesi nell’introduzione dell’Opera Instaurano magna di F. Bacone da Verulamio (1561-1627) e piú esattamente: ^at scientiarum et artium, atque omnis humanaedúctrinae., in universum instauratio, a debitis excitata fundamentis. Questo motto si ripete a proposito ed a sproposito per dire che di alcun istituto, azione, condotta etc. conviene riformare rinnovando sin dalle fondamenta.

Ab irato: motto latino: con animo irato. Es. «Prese questa risoluzione ab irato» cioè non lasciando che, con la calma, subentrasse miglior ragione.

Abortire: nel senso figurato di non riuscire., andare a vuoto, detto d’impresa, progetto simile, è sconcio gallicismo (Rigutini). Lo registra tuttavia il Petrocchi in tale senso. Nel linguaggio medico dicesi abortito di alcun male quando ne apparvero i sintomi non il decorso.

Ab ovo: dicesi cominciare ab ovo per dire cominciar dal principio, dalle piú lemote origini. Tale locuzione è antichissima: nec gemino bellum Troianum orditur ab ovo (Orazio. Art. Poet. 147) cioè: non cominciare a raccontar la storia della guerra di Troia {cominciando) dal doppio uovo di Leda. La quale fu fecondata da Giove sotto forma di cigno, onde ella generò due uova da uno dei quali uscirono Castore e Polluce, dall’altro Elena e Clitomnestra. Arrivati ad Elena ognuno può andare avanti da se essendo nota L’istoria. Come ognun vede, se il motto chercheX’ la femme è francese e recente, la cosa risale ai piú remoti tempi.

Ab ovo usque ad mala: dalle uova alle mele, cioè dall’antipasto alle frutta, cioè dal principio alla fine. Sono due emistichi di Orazio {Satire, I, III, 6, 7) divenuti popolari. Jii cosa nota che i Romani del tempo di Orazio solevano dar principio ai loro banchetti dal non troppo IVO cibo delle uova sode.

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