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al ponte superiore delle navi per proteggerle dal fuoco nemico. Bastingaggio risponde alla voce italiana pavesata. Bastingage deriva da bastingue -sz difesa mobile^ voce tolta dall’italiano classico antico, anzi morto, bastía o bastita = fortificazione, riparo fatto con legname. Bastingaggio non è nei diz. italiani, e demmo noi la voce alla Francia! Di questa antica parola vedi conservato il ricordo in Bastida Pancarana e Bastida dei Dozxi, luoghi presso il Po, tra Pavia e Casale, ove in antico erano arginature forti contro la forza del fiume.

Batata: ter. botan. eagric.: patata americana. È la Jpomoea Batatas o Batatas edulis dell’America tropicale, dove è spontanea e anche coltivata pei tuberi farinacei e zuccherini. N.B. Da non confondersi con la Igname o Batata della China {Dioscorea Batatas), a rizomi farinosi che pure si mangiano cotti come le patate. Entrambe si coltivano anche in Italia.

Batista: aggiunto di tela finissima, fr. batiste. Da un Baptiste di Cambrai che ne fu inventore.

Bátonnier: cosí in Francia è chiamato il capo dell’Ordine degli avvocati, rispondente al nostro Presidente del Consiglio dell’Ordine: ed è eletto dagli stessi avvocati di cui sorveglia e giudica la disciplina e la condotta. Questo titolo è dato perchè in antico i sigg. avvocati formavano in Francia una confraternita sotto la protezione di S. Nicola, e nelle cerimonie il capo dell’ordine portava per contrassegno il bastone del Santo.

Bátons rompus (á): italianamente di palo in frasca, a sbalzi. L’uso di corte frasi non richieste, poco intose, meno necessarie, è vizio grave. Eppure si dicono e scrivono !

Bátraco: plurale bátraci (dal greco bátrakos z^rdivd) animale dell’ordine degli anfibi, detti anche anuri o saltatori, do’ quali la rana è l’individuo piú noto. Altri legge anche batrácio.

Batracomiomachía: parola composta dal greco: ba traco-mio-machia zz. battaglia delle nme e dei topi. J^J il titolo di un poemetto che la tradizione erroneamente attribuisco ad Omero: fu tradotto in sestine, poi ampiamente con senso satirico moderno, parafrasato in ottava rima da G. Leopardi. Usasi ,’questa sesquipedale parola per indicare una battaglia o contesa fútile e degna di riso.

Báttere: nel ling. mar. batter bandiera vuol diro portarla spiegata arriva. Onde le locuzioni batter bandiera italiana, batter fiamma, battere insegna di comando.

Battere il ferro fincliè è caido: per estensione dell’arte del fabbro dicesi efficacemente per significare che il miglior modo per riuscire in qualche impresa è quello di insistere approfittando delle disposizioni favorevoli e delle circostanze.

Battèri e derivati: V. Bacteri.

Battería: in marina da guerra indica il corridoio delle navi sotto coperta ove stanno le artiglierie.

Batteria di cucina: è locuzione non infrequente a cui anzi si annette un senso di efficacia è di grandiositá per indicare tutti i rami e gli utensili della cucina. È il francese batterie de cuisine, les ustensiles qui servent á la cuisine.

Batteriologia: V. Bacteriologia.

Battersela: modonostrofamiliare, accolto ne’ maggiori lessici, nel senso di andarsene in fretta o di -furto, spesso con scorno e vergogna. Sinonimi: battere il tacco, battere in ritirata. Squagliarsi è anche parola che ha quasi lo stesso significato e vuol dire precisamente battersela in forma clandestina.

Batteur: nel linguaggio della caccia vale battitore, hoiume employé á battreles bois pour en faire sortir le gibier. Tale voce francese non è nuova da noi, sí nel senso proprio come nel senso traslato, come d..i esempio si può argomentare: «dal trattato di Berlino alla guerra greco-turca del 1897 il compito dell’Austria nei Balcani era stato di dar la caccia, sui monti Rodope sul Pindo, sulle Alpi transilvaniche sui Balcani, all’Orso Bianco, per conto dell’Europa occidentale. I suoi batteur s piú abili furono, appunto noi paesi slavi piú facilmente russofili, StambulofP in Bulgaria e re Milano, quando Montecarlo glielo permetteva, in Serbia.»

^dXi^MTò’. battitori. Qo^\ nel linguaggio dei cotonieri ò chiamata con vooo francese

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