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il bacio di lesbia | 117 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Il bacio di Lesbia.djvu{{padleft:119|3|0]] mondo e perciò sarà unìcus ìmperator. Cesare sarà imperatore e re. I bambini da noi la cantano ancora questa altra canzonetta: l’avrete cantata voi pure da bambino a Verona: Rex erit qui recte faciet: qui non faciet non erit.
Fra i potenti della terra, Cesare sarà unico che non avrà mai operato per bassa passione, che non avrà mai operato se non conforme al bene della Repubblica. La prosodia delle azioni di Cesare sarà impeccabile, come voi nei vostri versetti. Bene! Cesare divenuto re e imperatore, lascierà ronzar le zanzare. Da quelle trombette maligne qualche cosa si impara. Anche ai miei soldati li lascierò cantare, anche contro di me; cosi si riposano e si confortano del lungo cammino e delle dure vigilie. Bisogna concedere al popolo valvolette di sfogo. E dopo ciò, facciamo pace, o Catullo? Venite a cena da me?