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124 | alfredo panzini |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Il bacio di Lesbia.djvu{{padleft:126|3|0]] rista mandò un grido: «Padrona, c’è un uomo!».
Accorse la padrona che era la suocera e vigilava attorno a Pompea: e sono le suocere che spesso combinano i guai. Fu dato l’allarme: tutte quelle femine accorsero per arrestare il colpevole, ma ricevettero una tale spinta che soltanto un uomo ne poteva essere capace. Quanto poi a riconoscere quell’uomo per Clodio, i sospetti potevano cadere su Clodio, perché chi se non lui poteva essere capace di tale temerità? Ma dove sono le prove?
Clodio ha la faccia franca di dire: «Se le donne vedono Clodio da per tutto, che colpa ne ho io ?». Le vestali avevano bevuto molto «latte»! Le matrone danzavano, e non ricordavano se non che fu vista una delle citarede fuggire col manto ravvolto intorno alla testa, e perciò irriconoscibile.
Per non farsi scoprire si nascondeva la testa?
No! Per difendersi, perché tutte quelle femine incitate gli, o le volevano strappare i capelli. Come si vede, anche fra le testimonianze dirette v’era incertezza.
Se fu un uomo, forse fu una forma illusoria, non sostanziale.
Sul monte Athos chi sa mai quanti fanta-