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il bacio di lesbia | 125 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Il bacio di Lesbia.djvu{{padleft:127|3|0]] smi di femine appaiono a quei monaci per incitazione degli spiriti maligni.
Clodio e Cesare sono ora su la bocca di tutti: ma Clodio cammina come di consueto per le vie di Roma; incontra Cesare e lo saluta. Cesare incontra Clodio e lo saluta. Il popolo non capisce niente.
Un giorno, con grande ostentazione di servi, si vede una portantina davanti alla casa di Cesare. Pompea ne esce e monta su la portantina. Sùbito la piazza dice che Cesare scaccia di casa la adultera Pompea. Ma Cesare e Pompea si baciano affettuosamente in vista di tutti. Tutta la piazza ciò vede. Bisogna riconsacrare la casa profanata. Pompeo è innocente. Clodio? È stato Clodio a profanare i misteri? Cesare non può negare, né affermare perché non vide. Cesare è giusto. Cesare non ha vendette contro uomo alcuno anche se rivale e nemico, se quest’uomo è romano! Se Cesare rimanda Pompea a suo padre, è perché Pompea stessa non vuole che un’ombra di sospetto cada sul ben amato suo Cesare.
La realtà è questa: a nessuno conviene lo scandalo. Ma il popolo di Roma era superstizioso. E solamente ai nostri tempi che i reggitori dei popoli hanno introdotto, con