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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Il bacio di Lesbia.djvu{{padleft:151|3|0]] me. Invece quando lui sentiva parlare contro di me, quando la vedeva furibonda contro di me, era felice, e non capiva niente. È allora che dovevi capire, o povero cornuto, che lei pensava a me, che lei bruciava d’amore per me.»
Se Clodia, nel mondo di quelle perpetue tenebre, di cui parla il suo amico Catullo, udisse ripetere le oltraggiose parole che contro di lei sono stampate nelle storie, appena le degnerebbe di un moto del fiero suo labbro.
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