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162 | alfredo panzini |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Il bacio di Lesbia.djvu{{padleft:164|3|0]] affinché nessuna donna romana vivesse impudica per l’esempio di lei? Vuoi che io sia Cornelia, intenta al fuso e al pennecchio? I tempi ciò più non consentono, e tu ti stancheresti. Ma guardami! Sogni? — E nelle chiome gli trapassò la mano. — Sogni?
E lui diceva:
— Come sei bella e fina! I tuoi grandi occhi chi te li ha fatti cosi? Sono passati gli Dei per i tuoi occhi? Sono passati e ti hanno portato via l’anima.
E lei dice:
— Oh, caro, povero, stupido Catullo!
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