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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Il mondo è rotondo.djvu{{padleft:109|3|0]]a stare in questa casa che par di essere in una tomba, lei mi vuol togliere persino la libertà di ricevere un mio parente.
— Poteva dire — disse Beatus — che era un vostro parente.
— Ah sì! chi ha il coraggio più di parlare con quegli occhi feroci che lei fa quando è arrabbiato? «Libertà, libertà! la libertà rimedia a tutto!» Begli impostori!
Anche questa sentenza non deve sorprendere: era una reminiscenza dei colloqui che si tenevano nello studio di Beatus Renatus, quando egli possedeva tutto il suo onesto giudizio, e credeva anche nei superamenti dei servi e delle serve.
— Sì, signore, mio parente — continuò Scolastica —; figlio di mia zia e se vuol veder le carte, gliele farò vedere.
— Io non discuto — disse Beatus — le vostre genealogie. Piuttosto: a proposito di carte, avete la bolletta di riscatto della cagnolina?
— Adesso terrò da conto anche i pezzi di carta!
«Vede lei — disse Beatus Renatus a Leone Tolstoi, che pendeva anche lui nel suo camiciotto russo — la bella umiltà degli umili?»