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    Di queste cose Beatus ragionava quasi piacevolmente col suo dottore, un giovane così lindo, così dotto, così gentile! Perchè Beatus aveva un po’ paura degli uomini; ma della morte non troppo: forse perchè la aveva incontrata altre volte per la strada, in precedenti infermità. Ci si era abituato, e avevano anzi finito col salutarsi.

    — Lei ha vinto — diceva il dottore, — una gran battaglia!

    — Ma quale?

    — Quella che i fagociti hanno combattuto contro i misteriosi microbi della febbre spagnola.

    E Beatus aveva la sensazione che il suo corpo fosse come la madre terra che sostiene tanti milioni di combattenti, e non se ne accorge.

    «Ecco i leucociti, i fagociti, mobilitati per la caccia alla spagnola. Il mio corpo è un campo di battaglia. Ma forse è la Morte che ha tanto da fare in questi giorni! Del resto lei sa dove! sto di casa.»

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