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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Il mondo è rotondo.djvu{{padleft:137|3|0]]— guardava Beatus, che stupiva come ella capisse. «Fidatevi di me, signo’ — dicea. — Capisco, ho capito!» E aveva capito! Perchè Scolastica se ne era andata senza dir nulla: ma la sua roba era ancor lì. Faceva tutto lei, la bimbetta: «Voi statevi quieto». E anche andava nelle farmacie lontane lontane a prendere le medicine.

Ma una sera la bimbetta non tornava. Era andata tutta baldanzosa a prendere una medicina che non si trovava più se non in una farmacia lontana lontana, e per grazia dell’amico dottore: una medicina tedesca, che abbassava la febbre, ma non indeboliva il cuore.

E la città era grande.

Già calava la sera, e lei non tornava.

Mo’ viene — diceva la grossa donna del sud. — Non si perde!

Ma la bimbetta non veniva; ed era in pensiero anche la grossa donna del sud.

E in silenzio attesero.

Suonò l’ora di notte.

Finalmente la bimbetta venne. Rideva e piangeva.

Raccontò sua ventura.

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