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Il primo giorno che Beatus uscì di casa, sentì giù per le scale un odore di acido fenico. Proveniva dalla porta stemmata del marchese al primo piano.

— Perchè questo fetore? — si domandò Beatus. Ma la risposta fu data dal marchese stesso che usciva in quel momento.

Il signor marchese, quello che tirava calci, si scontrò a naso a naso con Beatus, in quanto ambedue erano della stessa statura, e della stessa età; e non essendo deciso chi sia superiore, se un marchese o un cavaliere e uomo universitario, si salutarono contemporaneamente.

— Ma lei sta bene, — disse il marchese non senza stupore. — La portinaia....

— Precorre la storia — continuò Beatus; — e avrà annunciato la mia morte.

— Questo precisamente no, — rispose il marchese, — ma la marchesa mia moglie ne fu impressionatissima. Volevamo andare nel nostro feudo, ma anche laggiù la malattia fa stragge! Guarda, dicevamo, questa casa è la sola che sia rimasta immune....

— E mi sono ammalato io. Creda che ne sono mortificato.

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