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E indicò la donna.

Lui era guercio e idiota, ma da idiota che era, aveva il suo ragionamento.

Disse:

— Io o un altro, è lo stesso.

— Come, come? — disse Beatus. — Non direte mica che sono stato io!

— Non dico questo: dico che è successo a me, ma poteva succedere a un altro. Chi lo sa?

— Ma siete stato voi...!

— Sì, sarò stato anch’io — disse lui con mansuetudine, — ma è stata lei, quel giorno, a fare pst pst alla finestra, e allora io sono venuto su.

Scolastica negò che essa dalla finestra, quel giorno, avesse fatto pst pst!

— Va là, che sei stata tu, bella mia, a fare pst pst. L’ ha fatto a me, ma lo poteva fare a un altro. Dico bene, signore?

Beatus rimase sorpreso come colui diceva bene.

Ma Scolastica inferocì, e quel suo volto in cui le linee si accasciavano su le linee in una atonia di cosa morta, si animò e le labbra sibilarono male parole. Era lui che pas-

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