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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Il mondo è rotondo.djvu{{padleft:211|3|0]]Sembrano genietti occulti. Il popolo dice che parlan con gli angioli, o diceva così una volta quando il popolo credeva negli angioli.

«Così Scolastica non dirà più: questa casa è una tomba».

Ma insieme si ricordò di quella smisurata parola che adoperavano i latini per significare quando quella gaiezza se ne va dalla casa, cioè la morte dei figli. Dicevano orbatio, quasi privazione di luce. E orbi erano detti i padri a cui erano morti i figli. Qualche volta i figli chiudono gli occhi ai padri, e ciò è bello; e qualche volta i padri chiudono gli occhi ai giovanetti, e ciò non è bello. Orbatio! l’uomo solo, senza posterità, che va brancolando come cieco!

«Ecco: se io non avessi studiato il latino — continuava Beatus nel suo vaniloquio — non avrei questo pensiero.

«Il re dei bolcevichi farà bene ad abolire il latino».

Ma, veramente, il re dei bolcevichi, mandando quelle cose che nascono dall’uomo e dalla donna, alle balie, alle nutrici, ai buoni allevamenti in comunità, abolisce quel dolore dell’orbatio.

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