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«Férmati, Beatus!» gli disse il campanelluzzo del cervello.

Ed egli si fermò. Aveva parlato fuor di misura; ma la donna, quando è fresca, è come il latte, come la frutta fresca. Contiene essenze che producono una certa eccitazione.

La giovane donna infatti non intendeva di aspirare a queste diavolerie che Beatus aveva elencato, ma a cosa ben più semplice: una piccola gloria a proporzioni ridotte, di tipo moderno come la conquistano tanti: un onesto appannaggio della vita, che aiuta a vivere bene in società, qualcosa come sarebbe per un uomo un titolo cavalleresco, un diploma.

— Ha ragione, signorina — disse Beatus. — Questa, in verità, è una gloria di non difficile acquisto e lei la può anzi incontrare, così come a Roma può imbattersi in un portiere gualdrappato. Ma guarda, guarda, guarda! — si interruppe di un tratto Beatus.

— Che cosa, signore?

I grandi occhi della signorina guardarono: ma nulla c’era.

Ma il sole si era alzato e là dove esso batteva, in un campo a lato al viale, era tutto

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