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«È deplorevole — diceva Beatus pensando al pollo — che qualche volta lo stomaco umano reclami l’albumina animale. E se invece di una gallina fosse un gallo?»

Dunque si lavò le mani per la colazione. Cioè se le volle lavare, ma non c’era più acqua nella piccola brocca.

Chiamò con voce dolce, decrescente: — Gigia, Gigia, Gigia!

Ma Gigia non rispose. Certo un tedesco avrebbe chiamato con voce imperiosa crescente: «Ghighia! Ghighia, Ghighia!», e Gigia avrebbe risposto.

Andò dunque lui ad attingere acqua, e fece altre igieniche faccenduole nella camera, che Gigia o Carmè o Concettiella chissà quando avrebbero mai fatte.

E scese per la colazione.

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