< Pagina:Panzini - Il mondo è rotondo.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 46 — |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Il mondo è rotondo.djvu{{padleft:58|3|0]]
Ma sotto il pergolato le due signorine seguitavano le loro lezioni di eleganza ai due pacchiani: le pose, i passi, come si accende la sigaretta, dove si butta la cenere. Se i greci fossero risorti, avrebbero aggiunto alle Muse, maestre di civiltà, la Moda. Poi una cantò canzonacce di caffè concerto: l’altra si atteggiò a sfinge, con i polsi aderenti e le palme disposte come un porta—uovo, e il viso di bertuccia dentro il porta—uovo. E mostrava i denti.
«Era più bello quel povero rosignolo» pensò Beatus.
Poi andò da Pasquà e disse che facesse il conto, perchè partiva domani.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.