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    Egli, oltre che delle orecchie del coniglio, avrebbe potuto parlare a quella gente del mistero del cuore e del cervello, avrebbe potuto rovesciare tutta la sua sapienza; non avrebbe destato interesse.

    «E questa è la umana tragedia — diceva tra sè Beatus riguardando ancora la grande Eva —: noi ci affatichiamo per acquistar virtute e conoscenza, come dice quel Dante che si vuole insegnar nelle scuole, ed ecco che, senza avvedercene, ci troviamo fuori dell’Umanità. Noi risaliamo verso Cristo, e non ci avvediamo che Moloc è il solo vero dio dei nostri fratelli. Sono io tuo fratello in umanità, o grande Eva? Non violiamo noi, forse, eterne leggi? Ecco la natura che mi punisce. Guarda te, o Beatus, così misero uomo, e guarda invece lei, la magnifica Eva!»

    Ma colei, vedendosi riguardata, disse:

    Che c’è da guardà? T’anderebbe?

    — Può darsi, può darsi, — disse Beatus. — E perchè no?

    E tutti risero; e Beatus anche.

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