< Pagina:Panzini - La Madonna di Mamà.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

— 8 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - La Madonna di Mamà.djvu{{padleft:20|3|0]]ma Aquilino mai la aveva veduta aperta al sorriso.

Ebbene, in quel mattino, ne vide la bocca sorridente e ne udì anche la voce, perchè quel personaggio così autorevole, appena ebbe veduto l’amico di Aquilino, sorrise; e insieme sventolò la destra in atto di saluto e con voce del tutto amichevole, lasciò cadere queste parole: — Buon giorno, buon giorno, caro Còsimo. — E passò oltre.

— Lei è amico di quello lì? — domandò Aquilino.

— Zitto! Sono il suo maggiordomo. Non ci credi? Ma tu che hai visto, bimbo? hai visto la versiera? il bau—bau?

— È quello lì — disse Aquilino con un trèmito di odio — che quando (voleva dire «mamà» ma si rattenne): che quando abbiamo fatto l’istanza al Comune per un sussidio per poter continuare il liceo, ha risposto che non c’erano fondi; ma che se anche ci fossero stati, era tempo di finirla con la poveràglia che vuol studiare.

— Sai? È un po’ ancien régime....

— Lo so però io cosa mi costa l’ancien régime! Se non era, del resto, per mamà, li avrei già piantati gli studi. Noti che il sus-

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.