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bidì; sopra il ricamo delle ’piante, rideva il

bel sereno.

Fauni e flore, e rose in abbracciamento, e sedili settecenteschi, e scaturigini mormoranti da antichi tufi, trasportavano, per incantesimo, l’anima verso altri tempi. Il marchese si soffermava talora come attratto da richiami di altre età.

— Sentite, maestro, questo verso settecentesco come è bello qui:

Solitario bosco ombroso.

Più strane cose, intanto, Aquilino veniva notando. La marchesa, la quale si annoiava e non voleva sentir parlare della guerra, ascoltava con piacere Aquilino. E siccome non si poteva parlar d’altro che della guerra, erano discorsi su la guerra. Ed il giovane inconsapevolmente ripeteva a donna Barberina press’a poco i discorsi che a lui faceva il marchese; e donna Barberina udiva ammirando, e con dolce volger d’occhi, come se lui fosse diventato un personaggio qualificato dei venerdì.

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