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— Da una_settimana_non si muove più dal letto.
— Ero venuto apposta per vederlo....
— Vederlo? Impossibile.
Ma il giovane tanto lo pregò che andasse dal signor suo, e questo nome solo gli dicesse: «Aquilino».
E il castaldo andò e ritornò poco dopo. Era tutto mutato.
— Ha tanto piacere di vederla. Oh, venga.
E lo precedette per la scala, finchè giunsero ad un gran loggiato ove in lunga fila erano allineati seggioloni e cassapanche, come in attesa di chi non sarebbe venuto.
Qui il giovane si soffermò e chiese: — Mal di cuore?
— Così dicono i medici. Il petto del povero signore non si solleva più. Ecco!
Parve ad Aquilino di non potere più, nemmeno lui, sollevare il petto. Lo sollevò con gran respiro e quasi con pena, e vide allora disegnarglisi davanti quelle parole del marchese Ippolito: I figli che fanno morire i padri di crepacuore.
Ah, nessun bene vale il bene di potere sollevare il petto liberamente!
Il castaldo sospinse il battente di una porta; e transitavano per la penombra di alcune