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stello del sogno sarebbe irrimediabilmente

scomparso; e perciò, questa volta, egli si tacque.

Il sogno o la realtà?

Quel portiere in inchini, quel maggiordomo del tutto servizievole; e quelle impassibili labbra sbarbate dei servi, sempre stirate al sorriso, perchè gli sorridevano?

Perchè il denaro di donna Bàrbera fluiva e rifluiva impassibile. «Ah, uomini, vestiti da servi, a quale prezzo sputare sul vostro volto?»

E quest’altro pensiero gli germinava:

«Ah, denaro sublime, pel quale se tu ti contàmini una sol volta, non hai più bisogno di contaminarti alla timbratura della società. La cosa è vile, ma è comoda. E il bene e il male si equivalgono.»

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