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— E la cercava con ansia, e ne chiedeva qua e là. Le ondate della folla lo sospingevano in lor balia per la gran piazza, e aveva davanti a sè quest’enigma:
«Una ragazza così assennata, impazzire così!
Ah, ecco: le suffragette! quelle tremende suffragette inglesi, capaci di tutto!»
Era spiegato l’enigma; ma non trovava miss Edith.
E senza saper come, ora si trovava a navigare lento, a furia di braccia, in mezzo a una marea umana , nereggiante fantasticamente; ma più queta e come assorta verso un punto, verso una gradinata, densa di figure umane, sotto i vessilli. Pareva che un uomo, lassù, dovesse parlare.
Ecco, lassù, una figura giovane, dritta, immota, a capo scoperto.
Chi è? che fa? che dice?
Dalla folla, intanto, ad intervalli, si propagava con esplosioni di collera, di passione, l’urlo di guerra. Le tenebre ne erano come lacerate; e nel cuore di lui, come una lacerazione. Quell’urlo si acquetava; riprendeva più violento.
Ah, finalmente, miss Edith! Il bel volto di lei, pallido, e con gli occhi estatici, come vengono figurate le sante, era rivolto verso