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— Povero bimbo! — aveva esclamato involontariamente il Conte, leggendo lentamente la lunga lettera.

— Non va bene , signor conte? non va bene questa mia lettera?

— Sì, sì, va! Mandala pure. Va anche troppo bene.

— E allora perchè adesso ride?

— Lo saprai quando diventerai grande.

Dopo alcuni giorni, arrivò una lettera di risposta con una gran placca verde, fuori, e una corona impressa; dentro, una corona ancora, e certi caratteri impiccati in una lettera di grande soggezione: la marchesa dava il bene stare ad Aquilino, e diceva come si dovesse trovare a***, per San Carlo.

Il vicinato, di poi, seppe la cosa e tutte le donnicciuole si congratulavano con la mamma di Aquilino, per quella grande fortuna: Mantenuto, imbiancato, stirato! e settanta franchi, che sarebbe come dire quasi quattordici scudi il mese! Ecco cosa vuol dire studiare. Oh, oh, oh! e alzavano le trèmule mani, scappando via per lo stupore, entro i lor scialli neri.

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