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Capitolo VII.

B o b b y.

Appena Aquilino fu immesso nella possessione di Bobby, s’accorse che era lui, invece, in possessione di Bobby. Quel minuscolo essere vestito da omino, sotto il pretesto che la signora marchesa gli aveva detto di far vedere la casa al suo professore, lo prese subito per la mano e lo condusse nella nursery a visitare le sue bestie feroci: c’era un leone, un cammello, un orso bianco, quasi al naturale, pelosi; e infine l’uomo selvaggio. Erano su due file, fra scaffali di altri balocchi.

Aquilino ebbe il torto di rimanere un po’ a bocca aperta.

— Vengono tutte dalla Germania queste belve feroci — disse Bobby.

Ad un tratto gli sgusciò di mano, saltò come un diavoletto sul cammello; da questo sul leone; li fece andare sulle rotelle e poi botte da orbo su tutte le bestie.

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