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Questo racconto La Cagna Nera fu gratuitamente ceduto nel
1895 a Milano alla Casa Editrice Chiesa e Guindani che, con
altri racconti, compose un volume intitolato Gli Ingenui, che
passò come tutti i libri di questo autore, totalmente inosservato
al nostro pubblico. Esaurita in questi anni la prima edizione di
mille copie, ristampiamo detto racconto perchè alla distanza di
tanti anni esso ci pare per più ragioni singolare, sì perchè sin
da allora l’Autore non si vestiva di nessuno fra i modelli allora
di moda nella letteratura, sì perchè una rara squisitezza di affetti ci fa sentire quasi materialmente quanto oggi è diverso il
comune sentire; e quale violento svolto ha dato la società in
questo breve tempo. Eppure sentiamo che il fondo dell’anima
umana è pur sempre uguale ed eterno, e l’emozione profonda che
ci coglie alla lettura di questa storia della «Cagna nera» questo
appunto ci dice, con la suggestione dell’arte. V’è qualche lungaggine qua e là dove pare che l’Autore si eserciti come si fa
a scrivere; ma ben pensando anche ciò non dispiace.
L’Editore