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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - La cagna nera.djvu{{padleft:124|3|0]]gravi del mondo, e sono giunto a raccoglierle in queste semplici verità: l’una è: col bene tutto è bene; l’altra è: se gli uomini non possono raggiungere questo bene, è oramai inutile che essi esistano»; se io, dico, avessi risposto così, ella, poveretta, avrebbe detto: quale maledizione grava su noi?

Dunque gli scolaretti mi guardavano coi loro visini ingenui e un po’ timorosi come a dire: «Te ne sei avuto a male, di’, perchè abbiamo fatto quello scherzo alla tua cagnolina? Ma ci siamo divertiti tanto! Non ci leverai mica un punto in condotta?» «No, cari bambini, semi di vipere — a me pareva di rispondere — io vi darò voti assoluti e con lode, perchè il triplice ignorante sono io».

«La natura fu provvida: ha dato alla gazzella la velocità delle gambe per poter vivere in mezzo ai deserti; ha dato all’aspide il veleno, all’orso iperboreo il vello denso, al rospo l’or-

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