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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - La cagna nera.djvu{{padleft:131|3|0]]fondi che la bibbia, che il poema di Dante, che tutti i volumi dei filosofi da Platone al diavolo che se li porti.
Oh, Don Vincenzo, con la narrazione della tua vita e di quella de’ tuoi pari si deve formare il Plutarco moderno per la lettura dei giovanetti!
Così io pensavo con tristezza senza fine; ma. senza ombra di ironia passando, come mi avveniva sovente, davanti al fondaco di Don Vincenzo.
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Avrei voluto ritornare a casa e rivedere mia madre; ma sentivo dentro di me che alla sua presenza non avrei avuto la forza di sorridere e di dirle che io ero contento; ma sarei rimasto come trasognato e triste; forse avrei pianto; ed ella, nella sapienza del suo cuore di madre indovinato tutta la mia debolezza, tutto il dolore, tutte le inutili prove tentate.
Mi venne anche in mente di rinnovare le conoscenze e le amicizie che aveva a F*** e veder modo di ricavarne alcun profitto. Ma dopo un