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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - La cagna nera.djvu{{padleft:148|3|0]]mio eterno lavoro, nessuno mai saprà perchè questo è il gran mistero.

V’è una leggenda antica: Ifigenia in Tauride sacrifica e svena alla Dea Artemide qualunque uomo a quelle selvagge terre approdi. Io pure godo dei sacrifici umani, e però sappi anche che la Sventura e la Pazzia mi seguono come il rosso giustiziere seguiva gli antichi re. E pure io amo gli uomini e li inebrio della mia felicità e della mia voluttà; ma questa è riserbata soltanto a coloro che non sanno chi io mi sia e non cercano di indovinarmi. Chiunque vorrà essere scrutatore della mia divinità sarà oppresso dalla stessa mia gloria,

E pure io amo gli uomini: ma sono come Angelica. Rolando urla per la selva impazzito di amore: io mi dono a Medoro».

E ne la immensità del tramonto che balenava una luce pallida e cilestra, l’imagine e la voce svanì.

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