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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - La cagna nera.djvu{{padleft:37|3|0]]bugia, e questa incoscienza di lei mi paralizzava e mi incuteva un senso quasi di paura. Feci forza su di me e ripigliai sorridendo:

— Tu hai ancora, mamma, le tue rose; esse fioriscono ancora d’inverno!

A questa mia interruzione respirò come sollevata dal timore che io insistessi su ciò che voleva nascondermi. Sorrise e mi parlò delle sue rose.

— Le rose fioriscono sempre e questo è un buon segno: è la benedizione della Madonna e del Signore. D’inverno il rosaio sembra morto; ma io cerco, cerco anche sotto la neve. Ebbene, lo crederesti tu? ve n’è sempre qualcheduna, poverina, che sboccia. E questo è un buon segno. Vuol dire che la nostra casa è andata un po’ in basso, ma che la vita non è morta. E quando di maggio tutte le rose fioriscono, io dico: Così fiorirà la nostra casa quando verrà il maggio anche per lei: io forse allora non vi sarò più; ma tu cercami, cercami qui intorno e mi troverai, la troverai la tua povera mamma!

E poi, mentre si pranzava, riprese a parlare di me. Voleva sapere i miei progetti per l’avvenire, quello che avrei fatto, quali speranze

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