< Pagina:Panzini - La cagna nera.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

— 58 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - La cagna nera.djvu{{padleft:62|3|0]]tose della signora preferivo di più ragionare di grammatica col marito. Avevo anzi finito col prenderci un certo gusto a tutte quelle minuzie; e lui che era molto colto in materia, mi faceva delle lezioni che duravano due o tre ore, cioè tutto il tempo della passeggiata; e ci si interrompeva solo perchè la signora si sentiva allora tutti i mali; voleva il braccio del marito, la carrozzella pel ritorno e faceva un muso lungo mezza spanna. — Quanto siete noiosi col vostro latino! — diceva cumulativamente a tutti e due quando io mi accomiatava. — Non vi basta la scuola?

Il direttore poi mi aveva consigliato di studiare sul serio per acquistarmi il diploma in lettere e fare carriera, e di fatto io mi era messo a studiare di buona lena il greco ed il latino; anzi la sera andava in casa sua a lavorare.

Così trascorse l’anno e ritornai a casa: e ritornando non sapevo che cosa avrei fatto per il tempo avvenire. Mi circondava un vuoto e una

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.