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chi sarà lo sposo? | 15 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Lepida et tristia.djvu{{padleft:93|3|0]] In questo modo voi eviterete di essere preso dai masnadieri di Framauro che da tempo batte questa foresta, per la quale è assai pericoloso avventurarsi senza forte compagnia. Io me ne sono salvato perchè do a loro il carbone graziosamente. Non crediate però che ci perda troppo, giacché faccio pagare ai buoni per quel che regalo ai masnadieri: ciò non è onesto, ma è necessario.
Fortunio rise allegramente:
— Se mi spogliassero nudo e frugassero in tutti i miei abiti non troverebbero il più vii conio di faccia di Re.
— Disingannatevi, caro giovane, e attribuite questa volta l’errore alla vostra inesperienza ed all’inutile baldanza giovanile — disse gravemente il carbonaio: — gli uomini della banda di Framauro sono di così malvagia natura da uccidervi per la sola soddisfazione di provare se è fatto bene il filo de’ loro pugnali. E doloroso dir questo dei nostri simili (che a molti sembrano simili nostri anche i malvagi), ma la verità avanti tutto: perisca, più tosto che dire il falso, questa catasta e si infiammi in cenere, essa che ha consumato il filo a tre scuri per recidere i tronchi! Seguite il mio consiglio: quando incontrerete le tre roveri che vi ho descritto, voltate a destra.
Fortunio ringraziò e il vecchio aggiunse:
— Anche vi voglio avvertire di una cosa: dopo la foresta, troverete una radura e dopo la radura una fiumana. Le piogge del marzo hanno gonfiato fuor di misura le acque ed hanno portato via il ponte. A meno che non abbiate la ventura di trovare un navalestro, vi converrà ritornare. In questo caso non dimenticate che il posto di garzone presso di me è sempre a vostra scelta.
— Mi dispiace del ponte; ma penserò a quel che mi resti da fare quando vi sarò giunto. Povero duca di Gaula, povero figlio del Re di corona, anche per loro sarà dif-