< Pagina:Panzini - Novelle d'ambo i sessi.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

Il topo di biblioteca 15

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Novelle d'ambo i sessi.djvu{{padleft:27|3|0]]Bisognerebbe, quindi, supporre che il topo di cui si ragiona, fosse stato, alla sua volta, morsicato da un gatto già infetto, il che si presenta poco verosimile.

— Ma non è inverosimile, — azzardò timidamente Fulai.

— Non è inverosimile, — confermò il dottorino con una calma esasperante; eppure la calma era fra le virtù più pregiate da Fulai.

— Sì, ma l’origine prima del virus rabbico?... — domandò Fulai; e quelle due parole, virus rabbico, gli davano una pena che non le poteva proferire: si arrestava spaventato davanti a quelle due parole, come davanti ad un abisso.

— Quanto all’origine, — disse il dottorino con un sorriso a labbra sigillate, — lei ne sa più di me: felix qui potuit rerum cognoscere causam, come dice Lucrezio.

La citazione era per triplice verso inesatta, ma a Fulai — quel giorno — non importò niente.

— Quando è così, dottore, io posso essere autorizzato a credere che la rabbia possa svilupparsi negli animali irragionevoli anche sotto l’azione di qualche strazio fisico....

— Se le fa piacere, può anche credere così....

— Piacere...; scusi, anzi mi fa dispiacere: ma siccome non è del tutto irrazionale, dato il

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.