< Pagina:Panzini - Santippe.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
x a chi leggerà

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Santippe.djvu{{padleft:13|3|0]]verità maschili, a cui è lecito opporre altre verità, femminili. E poi quale irriverenza è mai questa di dir male della donna che è l’anfora della vita?

No, il libro non ha questo scopo; forse non ha scopo nessuno; è venuto al mondo, così, come noi veniamo al mondo, senza scopo.

La sua prima pubblicazione è stata nella Nuova Antologia, nella primavera dell’anno passato; così che si può dire che Giovanni Cena la tenne a battesimo, questa povera Santippe. In questo tempo però si è fatta più sciolta e vivace; cioè il libro è divenuto più facile e snello.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.