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a chi leggerà xi

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Però, se pure essendo tale, se pure essendo breve, non si ripeterà di lui la brutta lode, si legge tutto d’un fiato; se molte cose che comunemente si credono serie, faranno sorridere; e molte altre cose ritenute ridicole indurranno ad alcuna meditazione, il piccolo libro crederà non del tutto inutile la sua venuta al mondo. Anzi crederà di essere anche lui venuto al mondo per amare e servire Iddio.


Milano, primavera del 1914.


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