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La cena dell’amore 141

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Santippe.djvu{{padleft:158|3|0]]grosso e pesante e deve ballare, se vuole diventare grazioso.

— Tutti i giorni, o Filippo, — disse Socrate, — sta certo, io faccio in casa esercizi di ballo.

— Così, vedi, convien fare, — disse Filippo. — Tu, fatti in costà, — e accennando alla donna che si scostasse, Filippo balzò dal sofà e si mise a ballare col suo grosso ventre.

Spumeggiò di risa la gioia del convito.

— Da bere, — ordinò Callia.

Tutti avevano gran sete.

— Portate i cratèri più grandi, — ordinò Callia ai servi.

— Callia, se permetti, — disse Socrate, — ordina i bicchieri più piccoli. Il vino è cosa miracolosa come la pianta della mandragora: addormenta il do-

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