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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Santippe.djvu{{padleft:161|3|0]]zione, naturalmente. Le signore non potevano protestare).

— Permettete allora, signori ed amici, — disse quel tal Filippo, — che anch’io dica la mia. Io mi esalto e glorio perchè son nato buffone. Socrate nostro non può profferire parola che non sia seria; io invece non posso dir cosa che non sia buffonesca. Dire una cosa seria è per me impossibile: come diventare immortale. Socrate dice di sentire l’ambrosia di non so qual Nume o Demone di dentro. Io sento dentro di me un onesto suino che annusa l’ambrosia delle buone pietanze....

— Ehi, ehi! — interruppe d’un tratto il buffone Filippo. — Si può sapere che cosa fanno quei due laggiù? Ma quella è la danza, diciamo così, del ventre!

Infatti la bella donna ed il giovane

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