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La cena dell’amore 157

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Santippe.djvu{{padleft:174|3|0]]dal cervello di Giove e non succhiò latte di donna, tutti gli altri figliuoli Giove li ha generati dalle più belle femmine del mondo, tutte bianche, tutte docili, tutte devote, tutte silenziose: Elettra, Europa, Leda, Alcmena! È strabiliante, Apollodoro, ma è così, proprio così! Il termine più alto della bellezza che la nostra mente contempla, è la donna; e noi cerchiamo appunto di procreare nella maggior bellezza per creare la immortalità più bella.

— Sublime verità tu hai detto, o Socrate, — rispose l’estatico Apollodoro. — Oh, ecco che spiego ora a me stesso perchè anch’io, che disprezzo tutte le cose mondane, pure non so staccare questi peccanti miei occhi dalla bianchezza della donna! E anche tu la guardi, Socrate.

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