< Pagina:Panzini - Santippe.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

La cena dell’amore 159

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Santippe.djvu{{padleft:176|3|0]]

— Però, — disse Socrate levando la faccia camusa e sorridendo alquanto, tu puoi generare anche con Minerva!

— Generare con Minerva? — chiese Apollodoro. — E che nascerà?

— Nascerà l’idea! disse Socrate.

(Beatrice, l’amante di Dante, infatti, non soltanto fu sterile, ma non aveva che due grandi occhi ed un manto; eppure generò la Divina Commedia).

— Sublime, generare l’idea! Questa è la grande immortalità! — esclamò Apollodoro.

Ma ora anche Socrate ritornava col capo all’ingiù.

Forse pensava, come fosse complicato quel problema di Amore, che egli aveva al banchetto di Callia enunciato un po’ troppo semplicemente. Dall’Amore del suino per la bella suina allo scopo di im-

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.