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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Santippe.djvu{{padleft:177|3|0]]mortalare la razza dei suini, all’Amore di Dante per la scarnificata Beatrice, è tutta una scala indefinita: ma una femmina è indispensabile: o suina o Beatrice.
Ahimè! forse la fola dell’androgìno valeva quanto la verità enunciata da Socrate.
Essi così si stavano muti sulla riva dell’azzurro mare al mattino, e il sole indorava l’Acropoli, quando Apollodoro esclamò:
— Socrate, guardati! ecco viene Santippe.
— Fuggiamo, figliuolo mio, — disse Socrate.
— Impossibile! Ti ha riconosciuto. Senti già le alte strida?
Era Santippe, infatti. Ella si era imbattuta nella comitiva dei convitati di
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