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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Santippe.djvu{{padleft:187|3|0]]che allora navigasse il Mediterraneo, gloria e scudo di Atene, in un giorno di distrazione e discussione dei suoi capitani, fu sorpresa dagli Spartani, e andò in pezzi.

Per effetto di questo disastro, Atene perdette la sua libertà e gli Spartani vi insediarono trenta Oligarchi, taciturni e sanguinari, che spadroneggiavano in Atene, tenevano chiusi i teatri, non permettevano di parlare e mandavano la gente a casa all’ora del coprifoco.

Socrate anche in quella circostanza seguitò a parlare lo stesso.

Ed allora il capo dogli Oligarchi lo mandò a chiamare e con voce cupa gli disse: — Socrate, noi siamo stanchi fracidi dei tuoi discorsi!

È molto probabile che Socrate avrebbe fatto già da allora cattiva fine.

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