< Pagina:Panzini - Santippe.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Santippe.djvu{{padleft:219|3|0]]

X.

Santippe nella prigione di Socrate.

Vi sono nella vita certe cose meravigliose ed indomite che la ragione di un galantuomo non riesce a capire.

Io, per esempio, non capisco perchè Socrate non volle fuggire dal carcere quando quel giorno, che non era nè notte nè l’alba, venne l’amico Critone e gli disse: — Socrate, fuggi!

E glielo disse con quella sollecitudine e con quell’affanno con cui noi avvertiamo una persona molto cara di campare da un grave pericolo e la solleci-

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.