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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Santippe.djvu{{padleft:223|3|0]]le fiaccole dei sensi vive ed accese, contro la morte!».
Ma che ne sappiamo noi?
Noi sappiamo che egli non volle fuggire e che la mattina in cui, a giorno già fatto, gli amici suoi, Fedone, Critone, Apollodoro, Cebete e altri entrarono nel carcere, per l’ultima volta, vi trovarono già Santippe.
Povera e calunniata signora!
Quante volte abbiamo letto nei libri, nei giornali, che mentre il marito sta per morire, la moglie consulta la sarta sull’abito da lutto!
Ma Santippe, no: ella era nel carcere di suo marito perchè aveva saputo che in quel giorno Socrate doveva morire.
Ella non disse: «Oh, finalmente se ne va quel buon uomo».
Ella seguiva il marito.
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