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Santippe nella prigione di Socrate 211

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Santippe.djvu{{padleft:228|3|0]]all’altro degli Undici — è vero che oggi mio marito deve morire?

— È arrivata infine la sacra nave da Delo, — risposero gravemente gli uomini della legge.

— Andate là, vedete di aspettare, lasciatemi andare da Anito, — chi sa che non gli possa parlare, che non abbia pietà di noi meschinelli.

— La mia buona donna, — disse uno degli Undici — intanto a quest’ora Sua Celsitudine Anito dorme, e poi dite un po’, dove andrebbe a finire il mondo se si potesse così leggermente fermare la spada punitrice della Giustizia?

— Ma infine, — urlò Santippe, — cos’ha fatto questo pover’uomo? Ha rubato? Ha ammazzato? No! Diceva delle cose senza capo nè coda perchè aveva come una fissazione! Eh, se si dovessero

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