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La immortalità dell'anima | 225 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Santippe.djvu{{padleft:242|3|0]]donne ed a Santippe la noia di lavare il cadavere.
E questa fu l’ultima sua cortesia verso Santippe.
Poi gli furono condotti i figli e Santippe anche. Conversò con essi alquanto, diede alcune sue disposizioni, e poi li rimandò.
Noi non sappiamo altro.
Dopo queste cose egli parlò poco di più.
Venne il servo; portò il veleno; gli insegnò, da persona esperta, il modo che doveva seguire perchè il veleno presto salisse al cuore.
Poi il servo se ne andò, dicendo a Socrate: — Addio, Socrate, procura di sopportare l’inevitabile meno dolorosamente che tu possa.
— Sì, addio anche a te, caro, — gli
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