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Avvertimenti agli infelici figli di Santippe 233

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Panzini - Santippe.djvu{{padleft:250|3|0]]di Astianatte figlio del re Ettore e di Andromaca, rimasto orfano dopo che Achille gli ha trucidato il padre e per tre volte ne ha trascinato il cadavere nudo dietro la furia dei cavalli correnti attorno alle mura di Troia?

E lo aveva, lagrimando, Ettore sollevato su, il suo bambino, quasi per accostarlo a Giove che lo vedesse come era carino, e gli avesse un po’ di pietà. Macchè! L’insensato dio non vide! Povero Astianatte, poveri figliuoli di Socrate e di Santippe!

Astianatte orfano e solo, va ora, con le guance lagrimose e smunte, a trovare quelli che già furono amici di suo padre, e tocca agli uni il saio, agli altri il mantello. Ma essi rispondono: — Va, non ti conosco. — Il più pietoso fra essi gli accosta appena la tazza alle labbra, e i

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